Un Sogno d’Amore al “Profumo d’Oriente”
Ariele e Ayana non sono 2 sposi. Sono fratello e sorella. Hanno deciso di sposarsi, Ariele con Lisa, svedese, e Ayana con Samuele, fiorentino, all’Elba dove sono cresciuti dalla tenera età di sei e tre anni quando con la famiglia, dal Veneto, si sono trasferiti sull’Isola. I loro genitori, Gian Antonio e Letizia, colpiscono chiunque per un stile di vita del tutto singolare che sposa l’Occidente con l’Oriente. I loro continui viaggi in India li hanno arricchiti di una spiritualità che si rifà alla filosofia vedica e che si è concretizzata con l’International Ayurveda Accademy, con sede a Firenze, il cui scopo è divulgare l’ayurveda intesa come scienza vedica della salute, filosofia, medicina e stile di vita, via di crescita individuale e collettiva per una vita in felicità e salute. Un percorso che si è riflesso sul pensiero e sugli stili di vita di Ariele e Ayana che hanno sviluppato una coscienza e una consapevolezza, che li ha portati ad essere ciò che oggi sono: un uomo e una donna, affermati nel lavoro e accomunati da un modo di fare così gentile e serafico che conquista tutti.
Se dovessimo descrivere il loro “Viaggio spirituale verso l’Amore, inteso come matrimonio, lo esprimeremmo come un “Sogno al profumo d’Oriente, adagiato tra le verdi colline e cullato dalle trasparenze marine dell’Elba”. Si sono sposati a distanza di meno di un anno l’uno dall’altra nella Chiesa di Santo Stefano alle Trane, poco distante dalla loro casa “assorta” nel silenzio e nella vegetazione, e in un’aurea che avvolge. Entrambi hanno voluto, insieme ai loro compagni di vita, un rito religioso, perché considerano la benedizione di Gesù un’energia superiore e quanto di più mistico ci sia. All’Elba avvertono ovunque una “presenza” femminile che riconoscono come madre divina, presente in luoghi quali la Madonna del Monte, la Madonna delle Grazie, il Santuario della Madonna di Monserrato, Santa Lucia…
Durante la funzione religiosa di entrambi, la Chiesa romanica delle Trane è stata pervasa da un misticismo che, con canti e preghiere, ha avvolto tutta la comunità, facendola sentire parte di un tutt’uno. Emozioni che hanno continuato a vibrare nel prosieguo della festa, che si è svolta in due luoghi suggestivi ma diversi: Ayana e Samuele si sono lasciati coccolare dagli olivi e dalle vigne baciate dal mare che fanno da cornice all’Hotel Fabricia, mentre Ariele e Lisa, dopo un’escursione sulla vetta del Monte Capanne, hanno festeggiato in totale libertà nel parco dell’Hotel Desirée dove tutto profumava di pini e di mare. Da una parte un prato, allestito come gli ambienti di una dimora toscana dallo stile antico con qualche richiamo etnico, dove un ricco buffet vegano ha deliziato tutti gli invitati; dall’altra una festa dove ognuno è stato libero di fare ciò che più sentiva, oltre a degustare uno stuzzicante e colorato aperitivo vegetariano. Due matrimoni baciati dal “Dio Sole” dove la parola d’ordine era quella di vivere in totale armonia con l’ambiente e con la natura o che fossero verdi colline o trasparenze marine.