Isola d’Elba, Pianosa e Montecristo
Perché sposarsi all’Isola d’Elba?
L’Elba è un Isola sicura, poco distante dalla costa toscana, tappa obbligata per chi naviga nell’alto Mediterraneo. È una Terra costellata da baie riparate dal vento, scogliere a picco e grandi insenature sabbiose, marine e paesini arroccati sulle pendici delle colline. È un territorio montuoso e variegato che profuma di timo e macchia mediterranea, una grande terrazza affacciata sulla Corsica e sulle isole dell’Arcipelago Toscano, uno “scoglio” dove, a far da padrona di casa, è un’autentica gastronomia isolana che sa di mare, ma che è anche “speziata” di montagna. Il suo mare, di una straordinaria trasparenza, si fa morbida e protettiva “ciambella” di questa terra mai monotona, ricca di pietre e di sabbie, arsa e verdissima, dai profili aspri e dolcissimi, abbacinata dal sole che commuove al tramonto. Dai luoghi della preistoria alle testimonianze del novecento industriale, si dipana il gomitolo della sua lunga storia attraverso il tempo degli Etruschi con l’estrazione e la lavorazione del ferro; gli ozi dorati e gli insediamenti produttivi della Roma dei primi secoli dopo Cristo; il monachesimo insulare dell’ultimo Medioevo; la razionale bellezza del Rinascimento mediceo fino al settecento lorenese; l’esilio di Napoleone, durato appena dieci mesi, che ha proiettato l’Elba in una dimensione universale; la coltivazione delle miniere di ferro, fino alla realizzazione degli Altiforni di Portoferraio. E poi, negli anni Cinquanta, l’intuizione di alcuni pionieri di una nuova economia, l’avvio dell’avventura del turismo che ha colto la vera vocazione di una terra che si offre al godimento dei moltissimi che la scelgono, avendo chiara la necessità della sostenibilità del suo uso!!
L’Elba è un’Isola grande ma a dimensione umana, ideale per chi ama la tranquillità ma anche lo spirito di avventura. Questa meravigliosa perla mediterranea è capace di regalare scorci d’incredibile bellezza e paesaggi molto diversi fra loro, percepiti in una miscela di emozioni che infondono un grande rispetto per i monumenti della storia (musei, santuari, ville e fortezze) immersi in una ricchezza ambientale unica, per i modi e gli stili di vita. L’Elba è una meta che non delude mai chi ama viaggiare e chi desidera organizzare un evento unico dove la storia, l’arte e la natura si fondono raggiungendo la perfetta armonia.
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Lasciandosi condurre, poi, dagli stimoli sensoriali e seguendo il gusto, gli antichi sapori ancora resistono: la sburrita, il polpo lesso, lo stoccafisso alla riese, le seppie in umido, il totano ripieno, la minestra di tranapecori, gli zerri marinati, la frittura di paranza, il cacciucco, la minestra di pesce e poi il corollo, la schiacciunta e la schiaccia briaca; il tutto innaffiato con vini da antichi vitigni rivisitati da sapienti enologi: procanico, ansonica, sangiovese, merlot, moscato e il mitico aleatico. L’olfatto, poi, si esalta con il salmastro, con le essenze spontanee: rosmarino, nepitella, finocchietto, mentuccia e mille altre fragranze che una natura generosa dispensa; e ancora gli agrumi e, nei sentieri immersi nella macchia, leccio e corbezzolo. Ma è con la vista, più di tutti il senso anche dell’anima, che si fa il pieno della conoscenza e delle emozioni. È il colore che disegna, separa, ricompone lo spazio che va dagli occhi all’orizzonte: il rosso carminio delle reti dei pescatori, il rosso ruggine delle scarpate gonfie di minerale, il rosso arancio-rosè dei tramonti che cullano i sogni; il verde odoroso delle essenze autoctone, il verde dei cactus ricchi di coloratissimi frutti; il giallo diffuso dei pruni caprini, il giallo profumato delle ginestre; il blu intenso del cielo terso, il blu irripetibile delle barche dei pescatori, il bianco intenso di batuffoli di nuvole che incorniciano l’orizzonte e poi i mille colori di un mare infinitamente bello dove le vele sembrano semplici strumenti per disegnare il vento. Qui sono forti l’attaccamento alle proprie radici e la riscoperta di antiche tradizioni, atteggiamenti grazie ai quali sono nate e cresciute piccole e grandi aziende che oggi coltivano frutti della terra, che producono liquori e vini di qualità, come ad esempio l’autoctono Aleatico. All’Elba è possibile praticare vari sport: trekking, diving, vela, arrampicata sulle falesie, kayak, equitazione, tennis, mountain bike, trail running e golf. Per tutte queste ragioni scegliere l’Elba come location per il proprio evento, che sia un matrimonio o un anniversario importante, è come vivere un sogno. Questo è l’elisir d’amore che ha conquistato molte coppie italiane e straniere che hanno scelto quest’isola non solo per trascorrere vacanze romantiche o all’insegna del relax e del benessere, ma anche come destinazione per celebrare matrimoni ed eventi importanti. L’isola ci offre una strabiliante varietà di location, ognuna con una propria storia. C’è l’imbarazzo della scelta! L’isola offre location esclusive e romantiche circondate sempre da una natura autentica e rigogliosa. Suggestive chiesette di campagna, chiese imponenti e pievi per le cerimonie religiose; antichi palazzi comunali, ville, musei, siti storici e spiagge per le cerimonie civili. E allora che cosa aspettate?
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Sposarsi all’isola di Pianosa
Anche su quest’Isola, uomini, storia e natura toccano le corde sensibili dell’animo umano attraverso altri canoni di bellezza. È diverso il contatto, è diverso il sentire l’Isola. Forse, questa esperienza si percepisce in tutte e sette le isole del “Nostro Mare”, il Tirreno. Il piccolo borgo disabitato ricorda vagamente paesi minerari un tempo pullulanti di vita; la sua architettura esalta la fantasia umana con le torri merlate, con le cupole morbide, con il vecchio porticciolo, il “più bello del mondo”. Pianosa è l’Isola della separazione e del “confino”, una grande piattaforma di candido calcare che si specchia in un mare turchese d’altri tempi, dove i primi cristiani trovarono rifugio dalle persecuzioni e scavarono oltre due chilometri di catacombe. Marco Agrippa, uno dei successori al trono dell’Impero Romano, per ordine di Augusto qui trascorse il suo esilio dorato nella sontuosa villa sul mare, dove poi fu ucciso. Qui furono confinati gli oppositori al regime fascista. Qui il carcere duro fino al 1996 segnò il ritmo della piccola comunità residente. Sull’Isola di Pianosa è possibile fare escursioni e visite guidate grazie al programma di fruizione proposto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. È alla sera, quando il piccolo traghetto lascia l’isola piatta, che il buio e il silenzio regnano sovrani, regalando emozioni esaltanti e contrastanti. Percorrendo con le bici le strade sterrate, si arriva alle vecchie diramazioni carcerarie, si visitano le stalle, il caseificio ed i pollai, e quando è possibile si respira “profumo di costa”. Ma che mare è? Un misto del fascino della Sardegna, della trasparenza delle isole greche, o forse quello degli atolli del Pacifico? No, questo è il mare di Pianosa! È un mare che ti vuole bagnare con la sua acqua azzurra. È il silenzio che ti vuole cullare la notte sotto la volta celeste. È la natura che respiri ad ogni passo. È la storia dell’uomo che racconta di antiche gioie e dolori. A Pianosa è possibile sposarsi con cerimonia civile sulla spiaggia di Cala Giovanna, l’unico arenile dell’isola dove è concessa la balneazione e organizzare un ricevimento di nozze presso il Ristorante Da Brunello che utilizza prodotti coltivati in loco dai detenuti. Se vuoi saperne di piu…
Sposarsi all’isola di Montecristo
La più difficile di tutte con una piccola ed unica insenatura dove approdare, una candida spiaggia granitica e poi, solo montagna. Qualsiasi movimento e percorrenza sono solo fatica; ci vogliono buone gambe e fiato per qualsiasi spostamento. Qui si percepisce un senso profondo di isolamento e di distacco dalla vita reale, dovuti dal fatto che quest’Isola, oltre ad essere piccola, è disabitata, senza elettricità, senza auto, senza negozi, senza gente; solo vento, mare, natura e silenzio. Si sentono gli uccelli marini, soprattutto le berte, e le capre. Il loro non è rumore, è il sentimento del luogo, è la natura che parla. Montecristo non si può visitare liberamente, ma soltanto grazie al programma di visite promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in accordo con il Corpo Carabinieri Forestali, con un massimo di 1600 visitatori all’anno. Qui la natura non è pressata dall’uomo, dal cemento, dal traffico, ma regna sovrana.
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